Pier Luigi Bersani ha commentato alcune delle recenti vicende legate ai rapporti internazionali che hanno visto Giorgia Meloni coinvolta.
Il recente incontro avvenuto durante i funerali di Papa Francesco tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha fatto molto parlare. In questo senso anche Pier Luigi Bersani ha voluto dire la sua intervenendo a ‘Otto e mezzo’ su La7 con Lilli Gruber. Il volto della sinistra ha duramente commentato il ruolo giocato da Giorgia Meloni in quella occasione e non solo.

Bersani: il commento sul 25 aprile
Nel corso del suo intervento nella trasmissione di La7 ‘Otto e mezzo’ con Lilli Gruber, Pier Luigi Bersani ha avuto modo di parlare delle recenti vicende dell’attualità politica italiana e internazionale. In primis non è mancato un passaggio sulla Festa della Liberazione del 25 aprile. “Davanti agli eventi terribili raccontati nelle tante commemorazioni del 25 aprile, è possibile che non sia mai presente un rappresentante del governo, un esponente di destra?”, ha detto.
“Ci si può stupire se di fronte a queste assenze i rigurgiti fascisti si sentono legittimati? Non sono folkloristici; lo erano anche quelli che poi hanno messo una bomba alla stazione di Bologna. Che tengano la fiamma nel simbolo e quello che vogliono, ma il 25 aprile ci ha dato la Costituzione su cui Meloni ha giurato”, ha commentato ancora il volto di sinistra.
“Non chiedo abiure ma solo che una presidente sia all’altezza del ruolo che ricopre. Vorrei questo, perchè altrimenti il Paese non lo tieni insieme; il solco si sta allargando, e per piacere non date colpa alla sinistra”, ha aggiunto ancora Bersani.
Il ruolo di Giorgia Meloni nell’incontro Trump-Zelensky
Ma il vero affondo di Bersani verso Giorgia Meloni è arrivato parlando del ruolo giocato dalla Premier nei rapporti tra i leader del mondo. In particolare su una sorta di “regia” appunto nei colloqui di questo ultimo periodo.
“Questa gente qui, parlo di Trump, di Putin, Strarmer.. non hanno bisogno di mediatori. Questi qui si parlano. Non cercano e non hanno bisogno della Meloni, perché stare in mezzo, e senza avere una posizione solida e chiara, non si porta a casa niente”.
“Qua Meloni doveva fare una sola cosa dire: ‘Avete visto che Roma è il posto dove parlare di pace?’. Questo è il posto dell’accoglienza. Così era contenta lei, contento io e contento il mondo e non stavamo qui a discutere chi si è seduto su una sedia o no, perché ci facciamo compatire davvero. Perché se si mettono a ridere in giro, per il mondo, non dobbiamo stupirci. Mah io non capisco perché non abbiamo sfruttato la briscola che avevamo in mano”, ha detto il politico.